Percorsi di periferia, l’analisi di Enrico Testino

 

un’interessante analisi di Enrico Testino sui percorsi di periferia (pubblicata da “Repubblica Genova” il 16 gennaio 2019)

Lo scorso 11 gennaio il Pianacci ha dovuto nuovamente fare i conti con comportamenti negativi che hanno avuto come protagonisti giovanissimi residenti nel quartiere. (http://www.pianacci.it/pianacci-purtroppo-ci-risiamo/).

Il quotidiano “La Repubblica”, nell’edizione del 15 gennaio, ha dato spazio alla notizia, con dettagliata descrizione dei fatti (link) ; il giorno successivo ha invece ospitato un’interessantissima analisi di Enrico Testino, vice presidente del Pianacci, che qui pubblico integralmente (sul giornale, per problemi di spazio, è “saltata” la frase di chiusura). 

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Il Consorzio Pianacci sta attraversando un ulteriore momento di difficoltà per alcuni comportamenti di piccoli gruppi di giovani residenti.

Questo, nei percorsi realizzati in “periferia”, non è un accidente inaspettato, ma una fase, quasi fisiologica, del loro svolgimento.

Fare un lavoro di animazione sociale in città e in specifici quartieri, sia come educatori in progetti istituzionali che come volontari è, sempre, presentare, un progetto, una proposta di mondo e di vita per le comunità e le persone che vi abitano.
Sia che il progetto consista nel realizzare degli eventi, proporre attività, creare spazi gestiti, realizzare un centro, offrire una attività a una famiglia o a un minore o, nel caso del Pianacci, gestire un parco urbano con attività e spazi fruibili da tutti.

Da 25 anni seguo progetti educativi o di volontariato e il momento (momento che può durare anni) della presentazione della “tua” proposta è un momento centrale.
Il “progetto” proposto non è detto che sia quello giusto, che sia ben accolto da tutti, che non debba essere ricalibrato dai progetti delle comunità territoriali, che non vada in contrasto o quelli già esistenti, coscienti o inconsapevoli che siano. 

In ogni caso per un quartiere, una famiglia, un gruppo di ragazzi confrontarsi con questo “progetto” può essere un momento inaspettato e importante. Lo puoi accettare, rifiutare, discutere, combattere ma ti ci devi confrontare. Ti devi confrontare con una idea che qualcuno propone e ha pensato per te.

Alle volte il lavoro di un “educatore” o operatore sociale può essere, solo, dare un appuntamento portando una proposta, presentarsi e continuare a promuoverla, “bussare alla porta” con una visione in mano per un giovane. Solo questo atto, anche se la porta non si apre, mette la persona nella condizione di prendere una posizione verso quella ipotesi e, se facilitato, di porsi domande sulle proprie aspirazioni e comportamenti. Quanto continuare a bussare, come farlo, quanto insistere e se insistere è cosa da verificare di volta in volta.

Nelle periferie della nostra città spesso i progetti in cui sono chiamati a vivere le persone sono, partendo dal “fatto” urbanistico, insensati, privi di abitabilità.
Il “nuovo” progetto può essere, quindi, una novità che il quartiere non sa come maneggiare e che da’ nuove prospettive.
In quartieri spesso prigionieri di progetti maltarati, confrontarsi con un progetto sensato è importante e nuovo rispetto a misurarsi con interi quartieri costruiti male o con politiche edilizie e sociali discutibili.

Le opportunità che offre un quartiere, potremmo dire, non si misurano dal numero di progetti sensati che ogni persona può percorrere ma dal numero di progetti sensati con cui ci si può confrontare.
Molte volte i progetti incontrano e si sposano con le vite delle persone e le loro finalità, ma molte volte, e per molti anni, è possibile che si debba continuare a riproporre la cosa, tenere la posizione sia fisica (tenere aperto, ad esempio, un posto) che “educativa” o “culturale”.

In questo senso, nel Pianacci, possiamo vedere una proposta per il Cep e la città che dura da oltre 20 anni.
In alcuni momenti ha incontrato muri, altre volte feste, ma non è stato mai smontato. La politica sociale di una città si misura anche da quanto riesce a mantenere le proprie proposte nei quartieri e a sostenerne le risorse umane, fisiche, generali.

Bene o male il Pianacci è stato sostenuto, riparato, realizzato da diverse giunte.

In progetti come questo, presenti in molte parti della città, possiamo vedere un, quasi commovente, ed inconsapevole, esempio di ottima continuità amministrativa e di capacità strutturale della città e delle comunità di “tenere” aperta una posizione educativa e spazi di cambiamento e opportunità per tutti.

Enrico Testino
Vice presidente Consorzio Pianacci
Fondatore gruppo Progettare la Città

 

wi-fi gratuito al Cep???…magari!!!…

Elisa Serafini, Assessore alla Cultura del Comune di Genova, sta pensando di dotare l’intero quartiere del Cep di un servizio wi-fi gratuito…magari!!!

Repubblica Genova, 19 maggio 2018
L’articolo di Marco Preve

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ELISA SERAFINI ASSESSORA
“GENOVA CASA DELL’HIP HOP E WI-FI GRATUITO AL CEP, ANCHE QUESTA E’ CULTURA”

Una semplificazione giornalistica porterebbe a dire di lei – visto che è paladina dei diritti dei gay, che ha criticato la scelta nostalgica di commemorare ufficialmente i caduti di Salò, che non ha grandi supporter nel clero locale, che alcuni militanti leghisti l’attaccano pesantemente sui social, e che preferisce organizzare un festival hip hop piuttosto che una serata jazz raccomandata da qualche consigliere – che Elisa Serafini assessora (la più giovane) alla cultura del Comune di Genova abbia poco a che spartire con la giunta Bucci, amministrazione dalle forti radici leghiste e assai tradizionalista.

Eppure sarebbe un errore.

Perché Serafini, che nella lista del sindaco è stata eletta, ne è anche una convinta sostenitrice: «Ad esempio difendo la legge 194, ma sui manifesti contro l’aborto di cui si parla in questi gironi la penso come il sindaco e sono per la libertà di pensiero. E soprattutto l’impegno di Bucci per rendere efficienti le municipalizzate mi sta facendo ricredere su certe mie convinzioni rispetto al ruolo dei privati nel pubblico“.

Partiamo proprio da qui.

I privati e il ruolo preponderante che per lei devono avere nel finanziamento della cultura.
«In questo periodo storico gli investitori istituzionali delle grandi imprese chiedono che le aziende investano in responsabilità sociale. Questo vuol dire finanziere progetti solidali, culturali, benefici, per rispondere alla sempre più forte richiesta di trasparenza e di etica…»

Per lavarsi la coscienza in qualche caso?
«Può essere, non lo so, ma non è questo il punto. Lo è invece che a fronte di finanziamenti pubblici ormai quasi azzerati per la cultura, solo con i privati si può continuare a farla e promuovere nuove iniziative. È quello che ho fatto reimpostando sponsorizzazioni del Comune e andando io stessa in prima persona a chiedere contributi».

E come sta andando?
«Bene direi. Siamo passati da circa 12 sponsorizzazioni a una cinquantina, soprattutto abbiamo coinvolto soggetti prima mai contattati. Così il Porto di Voltri ha pagato il restauro dell’imbarcazione per la regata storica, oppure un ristorante del centro storico ha coperto le spese per un concerto di musica folk al Ducale».

Tutta questa disponibilità non può trasformarsi in conflitti di interesse quando l’azienda avrà da chiedere qualcosa al Comune?
«Il rischio c’è ma esistono norme precise. Intanto evitiamo di chiedere contributi a chi deve ottenere permessi e l’impegno è fai sì che le sponsorizzazioni siano slegate da posizioni di privilegio con la politica».

Ci spieghi il beneficio per l’azienda.
«Farsi apprezzare dal territorio, pubblicità, rispondere appunto alla richiesta etica e di trasparenza che oggi arriva dai mercati, e poi anche forme nuove di convenzione: finanzi il teatro? I tuoi dipendenti potranno avere uno sconto su corsi di danza. È un esempio, ma la direzione è quella».
Villa Croce era un esempio di gestione pubblico privata ma con il suo arrivo è finita bruscamente. «Però a mio parere in quel caso non era il pubblico ad avere i benefici maggiori dal rapporto. Invece io penso che i benefici debbano esserci per tutti».

E ora a Villa Croce che succede?
«Che un colosso come Cisco ha deciso di credere nella nostra proposta e finanzierà due progetti. Il primo riguarda la villa e il museo dove sosterrà sperimentazioni e commistioni fra arte e tecnologia, in particolare sulla realtà aumentata».

E il secondo?
«L’altro progetto prevedeva il wi fi gratuito in un quartiere. Abbiamo scelto il Cep di Prà perché fi crediamo che possa diventare un servizio importante, specie sul fronte della formazione e dei servizi on line. E’ un quartiere che risponde bene agli stimoli e lo dimostra quanto fatto da un’associazione come il Pianacci di Carlo Besana. Vogliamo rinnovare i processi della cultura e lo si può fare anche con il wi fi gratuito».

Anche con l’hip hop? Il festival di gennaio le ha garantito consensi anche da ambienti giovanili di transita.
«E anche qualche critica dalla mia parte politica. Ma me lo aspettavo. Quella tre giorni alla Fiumara è uno dei progetti di cui vado più fiera. Totalmente finanziato con i privati ha fatto venire gente da tutta Italia e anche dal mondo, ha Hong Kong. Quello che una parte della città non capisce è che Genova è capitale italiana dell’hip hop, della trap. Su Spotify un terzo dei primi venti pezzi arriva da Genova e non c’è solo Tedua, ma un intero movimento che potrebbe diventare la nuova scuola dei cantautori. Ed è per questo che stiamo già organizzando il secondo festival sempre a Sampierdarena».

Hip hop a parte, le sue posizioni su alcune questioni (gay, diritti, antifascismo) sembrano non proprio in linea con il resto della giunta.
«Credo nella pluralità delle idee e nel progetto politico di questa maggioranza. A volte pago la mia coerenza e a volte sono considerata scomoda, ma apprezzo gli amministratori che lavorano con me anche se hanno posizioni diverse dalle mie su questioni di coscienza. E aldilà di contestazioni spiacevoli che arrivano però dall’esterno, fra di noi c’è rispetto reciproco».

 

La novità
A giugno sarà on line Investiincultura il portale per trovare finanziamenti privati
“Si chiamerà Invenstiincultura, sarà attivo a giugno e sarà il portale in cui le aziende troveranno le “offerte” culturali che necessitano di fondi. Ci sarà scritto quanto serve, come si può contribuire e anche quello che offriremo in cambio come pubblicità o altre forme di collaborazione”.

Così l’assessora Serafini serpentari il portale on line che nelle sue intenzioni dovrà aumentare il flusso di contributi privati verso la cultura pubblica.
“La città è disponibile -spiega Serafini – e non potrebbe essere diversamente visto che il finanziamento di molti anni fa di Riccardo Garrone al Carlo Felice resta il contributo più alto mai versato da un privato a un ente pubblico”.

E se restano le preoccupazioni per eventuali conflitti di interesse Serafini oltre alle spiegazioni fornite in questa stessa pagina aggiunge:
“Posso dire che sono aspetti la cui importanza mi è apparsa ancora più chiara da quando sono entrata in giunta. Ma anche prima non mi erano ignoti. Mi licenziai da Uber dove ero una giovane e ben pagata manager proprio perché la loro gestione degli autisti presentava a mio avviso alcune gravi carenze dal lato etico”.

21 aprile 2018, Assemblea annuale dei Soci

Convocata per il 21 aprile 2018 l’Assemblea Annuale dei Soci del Circolo Arci Pianacci

A questo link è possibile scaricare, se necessario, il modulo per poter rappresentare un altro Socio tramite delega

 

A tutti i Soci

Loro sedi

il giorno sabato 21 aprile 2018, presso la sede di via della Benedicta 14/16 (salone sopra bar) alle ore 14.30 in prima convocazione ed alle ore 15.00 in seconda convocazione, se alla prima non dovesse essere presente la metà più uno dei Soci, è convocata l’Assemblea Annuale dei Soci dell’Associazione “Consorzio Sportivo Pianacci”, con il seguente Ordine del Giorno:

  • Relazione del Presidente sull’attività svolta nell’anno 2017
  • Presentazione ed approvazione del rendiconto economico (esercizio 2017)
  • Presentazione delle iniziative “in cantiere”
  • Varie ed eventuali

In base a quanto disposto all’art.15 dello Statuto, hanno diritto di voto in assemblea i soci maggiorenni in regola con il tesseramento alla data del 18 aprile 2018.

In base al vigente Statuto è ammessa una delega per ogni socio; all’ingresso i Soci firmeranno in apposito elenco la presenza per sé e per eventuale Socio delegante.

Il Presidente

Franco Farfarini

Franco Farfarini nuovo Presidente del Circolo Arci Pianacci

26 marzo 2018: Franco Farfarini è da oggi Presidente del Circolo Arci Pianacci, Vice Presidente Enrico Testino

In occasione della riunione di Consiglio Direttivo della nostra Associazione, tenutasi il 26 marzo 2018, preso atto delle dimissioni presentate dal Presidente Armando Bonafede, per sopraggiunti motivi personali, sono state deliberate all’unanimità le nuove cariche, con la Presidenza affidata a Franco Farfarini (già Vice Presidente) e la Vice Presidenza affidata ad Enrico Testino.

Ad Armando Bonafede va il ringraziamento dell’Associazione per il proficuo, intenso lavoro svolto durante il suo mandato in qualità di Presidente, dallo scorso 4 maggio 2017 alla data odierna. 
Un prezioso apporto che continuerà nella nuova veste di Consigliere.

Il Consiglio Direttivo risulta ora così composto:

Presidente
Franco Farfarini

Vice Presidente
Enrico Testino

Consiglieri
Armando Bonafede, Susanna Giorato, Francesco Incandela, Marco Marchitelli, Antonio Pertichini, Irene Tesini, Carlo Besana (Presidente Onorario), Lucio Regnoli (Presidente Onorario)

Collegio dei Sindaci Revisori
Antonio Di Costanzo, Mario Kostovich, Mario Sanguinetti

 

Carnevale al Pianacci, vieni a festeggiarlo con noi

Carnevale al Pianacci: vieni a festeggiarlo con noi!!!  (10 febbraio dalle 15)

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CARNEVALE!
Vieni a festeggiarlo con noi

10 febbraio 2018
doppio appuntamento

Nel pomeriggio,
dalle 15 alle 18, 
Carnevale per i più piccoli
(si utilizzeranno sia gli spazi all’aperto che l’ex bocciodromo, coperto e riscaldato)

Giochi, laboratori, tiro con l’arco, caramelle ed una golosa merenda in collaborazione con i volontari del Centro Sociale Zenit e di Arci Genova

 

alle 15.30 spettacolo con il Mago Alex Rivetti

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dalle 20.30, presso l’ex bocciodromo
(coperto e riscaldato)

serata danzante,
con bugie offerte dal Circolo Pianacci

(per motivi organizzativi è gradita la prenotazione con sms al 3927577919)

INGRESSO LIBERO

 

“Regalo” di Natale anticipato…Bastardi!!!

c’è chi si “diverte” così, a rubare un po’ di attrezzatura ad un’associazione di volontariato, e danneggiare una tensostruttura…bastardi!

9 dicembre 2017

stanotte qualcuno, aprendosi la strada con un taglio nella tensostruttura, ha rubato dal PalaCep due mixer, le due casse posizionate sul palco ed altra attrezzatura di amplificazione che dobbiamo ancora inventariare…

più tardi avrò la possibilità di verificare quali dettagli siano rimasti impressi nella registrazione delle 4 telecamere posizionate all’interno del PalaCep, ma dubito che ci sia gente così stupida da non coprirsi il volto…

forse non stupidi, ma bastardi senza alcun dubbio…

cristianamente non è corretto, ma sto augurando loro ogni male possibile…

mixer Omnitronic
(clicca per ingrandire)

questa la foto del mixer “nuovo”, sottratto questa notte

 

 

 

 

 

 

 

E comunque al Pianacci l’amarezza scompare subito: il pomeriggio del sabato c’è l’animazione per i bambini con i volontari dell’Arci, mica possiamo tenere i musi lunghi…

 

genova24.it
Ladri al PalaCep, trafugati mix e amplificatori, la condanna della cittadinanza

genovaquotidiana.com
PalaCep, nella notte furto di due mixer, due casse ed altra attrezzatura

secoloxix.it
Squarcio nel tendone, furto al PalaCep di Pra’