Pianacci: studenti, archi, frecce (compresa quella di Cupido…)

 

Le foto dei Campionati Provinciali Studenteschi di Tiro con l’Arco (Pianacci, 14 maggio 2019)

 

14 maggio 2019: il Pianacci ha ospitato la fase provinciale dei Campionati Studenteschi di Tiro con l’Arco.

L’evento, promosso da MIUR Liguria e patrocinato dal Comitato Regionale Fitarco, ha potuto contare sul supporto tecnico dell’ABG Arcieri, con il prezioso coordinamento e l’encomiabile impegno del Prof. Francesco Dominici.

Al Pianacci, accolti da un caldissimo sole, sono confluiti molti studenti in rappresentanza di diversi istituti scolastici cittadini di 1^ e 2^ grado, suddivisi nelle categorie ragazzi/e, cadetti/e ed allievi/e.

E tra le tante, coloratissime frecce, alcune ben indirizzate nella parte gialla del bersaglio altre un po’ meno, non poteva mancare la freccia di Cupido…

beata gioventù…

Percorsi di periferia, l’analisi di Enrico Testino

 

un’interessante analisi di Enrico Testino sui percorsi di periferia (pubblicata da “Repubblica Genova” il 16 gennaio 2019)

Lo scorso 11 gennaio il Pianacci ha dovuto nuovamente fare i conti con comportamenti negativi che hanno avuto come protagonisti giovanissimi residenti nel quartiere. (http://www.pianacci.it/pianacci-purtroppo-ci-risiamo/).

Il quotidiano “La Repubblica”, nell’edizione del 15 gennaio, ha dato spazio alla notizia, con dettagliata descrizione dei fatti (link) ; il giorno successivo ha invece ospitato un’interessantissima analisi di Enrico Testino, vice presidente del Pianacci, che qui pubblico integralmente (sul giornale, per problemi di spazio, è “saltata” la frase di chiusura). 

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(clicca per ingrandire)

Il Consorzio Pianacci sta attraversando un ulteriore momento di difficoltà per alcuni comportamenti di piccoli gruppi di giovani residenti.

Questo, nei percorsi realizzati in “periferia”, non è un accidente inaspettato, ma una fase, quasi fisiologica, del loro svolgimento.

Fare un lavoro di animazione sociale in città e in specifici quartieri, sia come educatori in progetti istituzionali che come volontari è, sempre, presentare, un progetto, una proposta di mondo e di vita per le comunità e le persone che vi abitano.
Sia che il progetto consista nel realizzare degli eventi, proporre attività, creare spazi gestiti, realizzare un centro, offrire una attività a una famiglia o a un minore o, nel caso del Pianacci, gestire un parco urbano con attività e spazi fruibili da tutti.

Da 25 anni seguo progetti educativi o di volontariato e il momento (momento che può durare anni) della presentazione della “tua” proposta è un momento centrale.
Il “progetto” proposto non è detto che sia quello giusto, che sia ben accolto da tutti, che non debba essere ricalibrato dai progetti delle comunità territoriali, che non vada in contrasto o quelli già esistenti, coscienti o inconsapevoli che siano. 

In ogni caso per un quartiere, una famiglia, un gruppo di ragazzi confrontarsi con questo “progetto” può essere un momento inaspettato e importante. Lo puoi accettare, rifiutare, discutere, combattere ma ti ci devi confrontare. Ti devi confrontare con una idea che qualcuno propone e ha pensato per te.

Alle volte il lavoro di un “educatore” o operatore sociale può essere, solo, dare un appuntamento portando una proposta, presentarsi e continuare a promuoverla, “bussare alla porta” con una visione in mano per un giovane. Solo questo atto, anche se la porta non si apre, mette la persona nella condizione di prendere una posizione verso quella ipotesi e, se facilitato, di porsi domande sulle proprie aspirazioni e comportamenti. Quanto continuare a bussare, come farlo, quanto insistere e se insistere è cosa da verificare di volta in volta.

Nelle periferie della nostra città spesso i progetti in cui sono chiamati a vivere le persone sono, partendo dal “fatto” urbanistico, insensati, privi di abitabilità.
Il “nuovo” progetto può essere, quindi, una novità che il quartiere non sa come maneggiare e che da’ nuove prospettive.
In quartieri spesso prigionieri di progetti maltarati, confrontarsi con un progetto sensato è importante e nuovo rispetto a misurarsi con interi quartieri costruiti male o con politiche edilizie e sociali discutibili.

Le opportunità che offre un quartiere, potremmo dire, non si misurano dal numero di progetti sensati che ogni persona può percorrere ma dal numero di progetti sensati con cui ci si può confrontare.
Molte volte i progetti incontrano e si sposano con le vite delle persone e le loro finalità, ma molte volte, e per molti anni, è possibile che si debba continuare a riproporre la cosa, tenere la posizione sia fisica (tenere aperto, ad esempio, un posto) che “educativa” o “culturale”.

In questo senso, nel Pianacci, possiamo vedere una proposta per il Cep e la città che dura da oltre 20 anni.
In alcuni momenti ha incontrato muri, altre volte feste, ma non è stato mai smontato. La politica sociale di una città si misura anche da quanto riesce a mantenere le proprie proposte nei quartieri e a sostenerne le risorse umane, fisiche, generali.

Bene o male il Pianacci è stato sostenuto, riparato, realizzato da diverse giunte.

In progetti come questo, presenti in molte parti della città, possiamo vedere un, quasi commovente, ed inconsapevole, esempio di ottima continuità amministrativa e di capacità strutturale della città e delle comunità di “tenere” aperta una posizione educativa e spazi di cambiamento e opportunità per tutti.

Enrico Testino
Vice presidente Consorzio Pianacci
Fondatore gruppo Progettare la Città

 

La “Fiera di Natale” al Cep – Area Pianacci

 

Il Comitato di via Cravasco organizza il 16 dicembre una grande festa natalizia al Pianacci con tornei di sport amatoriale, il “Savate fight day”, il giro a cavallo o in pony, stand gastronomici e di Natale, laboratori, la “casetta di Babbo Natale”, danza e combattimento con spade laser!

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Domenica 16 dicembre, dalle 9 alle 18
, in tutti gli spazi del Pianacci si terrà l’iniziativa “ComiChristmas Sport&Lab”, evento organizzato dal Comitato di via Cravasco in collaborazione con Circolo Pianacci, Giostra della Fantasia, Ginnastica Regina Margherita, VolAre, Vultur Voltrese, La Punta per la Danza, Ludosport International Light Saber Combat Academy, T&M Academy, AmoBailar, Elite Club Pegli, FunkyGym, La Cascina degli Elfi, Azienda Agricola F.lli Sacco e con il patrocinio del Municipio VII Ponente.

 

L’evento è organizzato dal neonato Comitato di via Cravasco (per tutti ComiCrava) che vuole, in affiancamento con le tante realtà locali, contribuire all’animazione sociale, ludica, culturale del Cep.

Il Comitato ha saputo unire le energie di molte realtà sociali, ma non solo.

Infatti parteciperanno alla festa realtà sportive, ludiche e stand commerciali gastronomici e di Natale.

ComiChristmas, di cui vedremo domenica la prima edizione, potrebbe diventare, da subito, uno degli appuntamenti centrali delle “stagioni del Cep”.

Il programma di “ComiChristmas Sport&Lab” è talmente variegato da offrire spunti di interesse per tutte le età.

La mattina, a partire dalle 9, spazio a tornei sportivi per giovanissimi, con il torneo di minivolley, che si terrà presso la Sala Foglino, ed il torneo di calcio, (per nati negli anni 2008/2009) presso il campo a 5 in erba sintetica.

Alle 11 il PalaCep ospiterà, con un ring appositamente installato all’interno della tensostruttura, il “Savate Fight Day”, un evento che richiamerà al Pianacci i moltissimi appassionati di questa disciplina.

Alle 12 si apriranno gli stands gastronomici (con pizza e panzerotti), unitamente a numerosi mercatini di Natale, con proposte creative artigianali, aperti fino alla chiusura dell’intero programma.

Dalle 14 in poi il PalaCep sarà animato dai laboratori natalizi per bambini, con decori in pasta di zucchero, centrotavola natalizi, ghirlande di Natale, spettacolo di burattini con la Scuola Paganini, vendita di oggetti creati dai bambini della Scuola Aldo Moro, letture natalizie e letterina alla casa di Babbo Natale, giro a cavallo e pony, pesca di beneficenza, animazione con gli operatori dell’Associazione “La giostra della fantasia”…

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Nel corso del pomeriggio, dalle 15 alle 16.30, esibizione (e prove per bambini) della Ludosport International Light Saber Combat Academy, la prima Accademia internazionale di combattimento con spada laser.

 

Dalle 16.30 esibizioni della Scuola “La Punta per la Danza”, della Società Ginnastica Regina Margherita e della “T&M Academy” (Teatro & Musica).

In chiusura, l’immancabile tombola (alle 17.15) ed alle 17.30 il “FunkyGym” proposto da AmoBailar.

 

 

Al Pianacci una Scuola di Avviamento al Calcio…gratis!

 

Al Pianacci dal 10 ottobre una Scuola di Avviamento al Calcio, gratuita, riservata ai nati tra il 2010 ed il 2014

Prenderà il via, il prossimo 10 ottobre 2018, una Scuola di Avviamento al Calcio Gratuita per i nati dal 2010 al 2014, che si terrà sul campo da calcetto in erba sintetica del Pianacci con istruttori FIGC.

L’iniziativa è frutto della concreta collaborazione tra la Società Voltrese Vultur ed il Circolo Pianacci, con il patrocinio del Savona Calcio ed il prezioso contributo di PSA Voltri Pra.

Tutti i partecipanti riceveranno, in omaggio, il kit composto da zainetto maglietta pantaloncini calzettoni e k-way!!!

I corsi si terranno il mercoledì ed il venerdì, dalle 17.30 alle 19

Per informazioni:
Sig. Ruffa 328 9459764
Sig. Settembresi 347 2978649

 

Il campo da beach volley al Pianacci

E’ nuovamente fruibile il campo da beach volley del Circolo Pianacci.
Qui le informazioni (anche quelle stradali per raggiungere via della Benedicta)

Dall’11 giugno al Circolo Arci Pianacci è nuovamente fruibile il campo da beach volley.

Queste le quote orarie fissate dal Consiglio Direttivo:

diurno (senza luci)
20,00 euro/ora (25,00 euro/ora per i non soci Pianacci).
Per utilizzo spogliatoi con acqua calda: 5,00 euro

serale (con luci)
25,00 euro/ora (30,00 euro/ora per i non soci Pianacci).
Per utilizzo spogliatoi con acqua calda: 5,00 euro

A bordo campo beach volley è presente una doccia (acqua fredda)

La tessera ARCI Pianacci (che avrà scadenza come tutte le tessere ARCI il 30 settembre) ha un costo forfetario, per il periodo giugno-settembre, di 12 euro (5 euro per gli Under 18).

Le attività presso il campo da beach volley dovranno terminare alle ore 22.30, in modo da non andare (compreso il tempo necessario all’utilizzo degli spogliatoi) oltre l’orario di chiusura del bar circolo.

recapito telefonico
del bar del Circolo Arci Pianacci
(dopo le 15)
3404584047

Per eventuali ulteriori chiarimenti:
pianacci@pianacci.it

come raggiungere
il Circolo Arci Pianacci

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ingresso carrabile
Circolo Arci Pianacci

ingresso carrabile
(clicca per ingrandire)

Circolo Arci Pianacci
via della Benedicta 14/16
Genova

 

 

wi-fi gratuito al Cep???…magari!!!…

Elisa Serafini, Assessore alla Cultura del Comune di Genova, sta pensando di dotare l’intero quartiere del Cep di un servizio wi-fi gratuito…magari!!!

Repubblica Genova, 19 maggio 2018
L’articolo di Marco Preve

(clicca per ingrandire)

ELISA SERAFINI ASSESSORA
“GENOVA CASA DELL’HIP HOP E WI-FI GRATUITO AL CEP, ANCHE QUESTA E’ CULTURA”

Una semplificazione giornalistica porterebbe a dire di lei – visto che è paladina dei diritti dei gay, che ha criticato la scelta nostalgica di commemorare ufficialmente i caduti di Salò, che non ha grandi supporter nel clero locale, che alcuni militanti leghisti l’attaccano pesantemente sui social, e che preferisce organizzare un festival hip hop piuttosto che una serata jazz raccomandata da qualche consigliere – che Elisa Serafini assessora (la più giovane) alla cultura del Comune di Genova abbia poco a che spartire con la giunta Bucci, amministrazione dalle forti radici leghiste e assai tradizionalista.

Eppure sarebbe un errore.

Perché Serafini, che nella lista del sindaco è stata eletta, ne è anche una convinta sostenitrice: «Ad esempio difendo la legge 194, ma sui manifesti contro l’aborto di cui si parla in questi gironi la penso come il sindaco e sono per la libertà di pensiero. E soprattutto l’impegno di Bucci per rendere efficienti le municipalizzate mi sta facendo ricredere su certe mie convinzioni rispetto al ruolo dei privati nel pubblico“.

Partiamo proprio da qui.

I privati e il ruolo preponderante che per lei devono avere nel finanziamento della cultura.
«In questo periodo storico gli investitori istituzionali delle grandi imprese chiedono che le aziende investano in responsabilità sociale. Questo vuol dire finanziere progetti solidali, culturali, benefici, per rispondere alla sempre più forte richiesta di trasparenza e di etica…»

Per lavarsi la coscienza in qualche caso?
«Può essere, non lo so, ma non è questo il punto. Lo è invece che a fronte di finanziamenti pubblici ormai quasi azzerati per la cultura, solo con i privati si può continuare a farla e promuovere nuove iniziative. È quello che ho fatto reimpostando sponsorizzazioni del Comune e andando io stessa in prima persona a chiedere contributi».

E come sta andando?
«Bene direi. Siamo passati da circa 12 sponsorizzazioni a una cinquantina, soprattutto abbiamo coinvolto soggetti prima mai contattati. Così il Porto di Voltri ha pagato il restauro dell’imbarcazione per la regata storica, oppure un ristorante del centro storico ha coperto le spese per un concerto di musica folk al Ducale».

Tutta questa disponibilità non può trasformarsi in conflitti di interesse quando l’azienda avrà da chiedere qualcosa al Comune?
«Il rischio c’è ma esistono norme precise. Intanto evitiamo di chiedere contributi a chi deve ottenere permessi e l’impegno è fai sì che le sponsorizzazioni siano slegate da posizioni di privilegio con la politica».

Ci spieghi il beneficio per l’azienda.
«Farsi apprezzare dal territorio, pubblicità, rispondere appunto alla richiesta etica e di trasparenza che oggi arriva dai mercati, e poi anche forme nuove di convenzione: finanzi il teatro? I tuoi dipendenti potranno avere uno sconto su corsi di danza. È un esempio, ma la direzione è quella».
Villa Croce era un esempio di gestione pubblico privata ma con il suo arrivo è finita bruscamente. «Però a mio parere in quel caso non era il pubblico ad avere i benefici maggiori dal rapporto. Invece io penso che i benefici debbano esserci per tutti».

E ora a Villa Croce che succede?
«Che un colosso come Cisco ha deciso di credere nella nostra proposta e finanzierà due progetti. Il primo riguarda la villa e il museo dove sosterrà sperimentazioni e commistioni fra arte e tecnologia, in particolare sulla realtà aumentata».

E il secondo?
«L’altro progetto prevedeva il wi fi gratuito in un quartiere. Abbiamo scelto il Cep di Prà perché fi crediamo che possa diventare un servizio importante, specie sul fronte della formazione e dei servizi on line. E’ un quartiere che risponde bene agli stimoli e lo dimostra quanto fatto da un’associazione come il Pianacci di Carlo Besana. Vogliamo rinnovare i processi della cultura e lo si può fare anche con il wi fi gratuito».

Anche con l’hip hop? Il festival di gennaio le ha garantito consensi anche da ambienti giovanili di transita.
«E anche qualche critica dalla mia parte politica. Ma me lo aspettavo. Quella tre giorni alla Fiumara è uno dei progetti di cui vado più fiera. Totalmente finanziato con i privati ha fatto venire gente da tutta Italia e anche dal mondo, ha Hong Kong. Quello che una parte della città non capisce è che Genova è capitale italiana dell’hip hop, della trap. Su Spotify un terzo dei primi venti pezzi arriva da Genova e non c’è solo Tedua, ma un intero movimento che potrebbe diventare la nuova scuola dei cantautori. Ed è per questo che stiamo già organizzando il secondo festival sempre a Sampierdarena».

Hip hop a parte, le sue posizioni su alcune questioni (gay, diritti, antifascismo) sembrano non proprio in linea con il resto della giunta.
«Credo nella pluralità delle idee e nel progetto politico di questa maggioranza. A volte pago la mia coerenza e a volte sono considerata scomoda, ma apprezzo gli amministratori che lavorano con me anche se hanno posizioni diverse dalle mie su questioni di coscienza. E aldilà di contestazioni spiacevoli che arrivano però dall’esterno, fra di noi c’è rispetto reciproco».

 

La novità
A giugno sarà on line Investiincultura il portale per trovare finanziamenti privati
“Si chiamerà Invenstiincultura, sarà attivo a giugno e sarà il portale in cui le aziende troveranno le “offerte” culturali che necessitano di fondi. Ci sarà scritto quanto serve, come si può contribuire e anche quello che offriremo in cambio come pubblicità o altre forme di collaborazione”.

Così l’assessora Serafini serpentari il portale on line che nelle sue intenzioni dovrà aumentare il flusso di contributi privati verso la cultura pubblica.
“La città è disponibile -spiega Serafini – e non potrebbe essere diversamente visto che il finanziamento di molti anni fa di Riccardo Garrone al Carlo Felice resta il contributo più alto mai versato da un privato a un ente pubblico”.

E se restano le preoccupazioni per eventuali conflitti di interesse Serafini oltre alle spiegazioni fornite in questa stessa pagina aggiunge:
“Posso dire che sono aspetti la cui importanza mi è apparsa ancora più chiara da quando sono entrata in giunta. Ma anche prima non mi erano ignoti. Mi licenziai da Uber dove ero una giovane e ben pagata manager proprio perché la loro gestione degli autisti presentava a mio avviso alcune gravi carenze dal lato etico”.