E’ mancato oggi l’ex ministro Luigi Berlinguer.
Nel 2000, quando era Ministro della Pubblica Istruzione, fece pervenire un significativo documento al Circolo ARCI Pianacci, ideatore e promotore di un’iniziativa che il Ministro definì “modello su scala nazionale” per un’importante, analoga iniziativa ministeriale.
La nostra iniziativa, prima nel genere in Italia, si chiamava “@bCep”, ovvero, l’abc di Internet spiegato (gratuitamente) ai “nonni” dagli studenti del quartiere.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, unitamente alla Commissione Pari Opportunità della Camera, al quotidiano Repubblica ed al provider Kataweb, varò su questo modello l’iniziativa “Nonn@nline”.
Questo il testo della lettera inviataci dal Ministro Berlinguer.
Roma, 4 aprile 2000.
L’idea di fondo del progetto documentato nel cd ci aiuta ad affrontare con più fiducia il tema difficile delle nuove forme di democrazia da costruire a fronte dello sviluppo delle tecnologie e delle forme di comunicazione.
E’ del tutto evidente come sia fondamentale per il nostro paese garantire l’accesso al sapere anche a quei gruppi sociali che – tendenzialmente – ne sarebbero esclusi.
In particolare questa esperienza ci dimostra che gli anziani possono trovare nelle nuove forme di comunicazione non solo occasioni per ampliare le proprie conoscenze e prendere parte ai processi della new economy ma anche la possibilità di sperimentare nuovi modi e forme di socialità.
Non solo perché – soprattutto gli anziani soli – attraverso la rete possono entrare in contatto con altre persone ma anche perché l’esperienza stessa del corso di alfabetizzazione informatica diventa un’occasione diretta per “scambiare competenze” e conoscersi con adolescenti e giovani.
E ci piace soprattutto che in questa vicenda un ruolo fondamentale l’abbia giocato la scuola, capace di diventare elemento attivo sul territorio, luogo di aggregazione e di scambio ben al di là del compito educativo istituzionale.
In questo caso “una buona pratica” nata sul territorio (e nel caso specifico nella periferia di una grande città come Genova) è stata capace non solo di attivare reti locali di collaborazione con diversi soggetti pubblici e privati ma anche di stimolare la pubblica amministrazione locale e soprattutto di rendersi visibile e diventare modello su scala nazionale.
L’iniziativa “@bCep” ha anticipato il progetto dal Ministero della Pubblica Istruzione che insieme con la Commissione Pari Opportunità della Camera, il giornale la Repubblica ed il provider Kataweb hanno promosso su questo modello Nonn@nline.
Con l’augurio che la diffusione di questo CD contribuisca a stimolare altre scuole a partecipare attivamente all’iniziativa vi rinnovo i miei complimenti.