Il bello dei “muri di libera espressione” (dei quali, a Genova, promotore è stato il Circolo ARCI Pianacci con gli artisti Drina A12 e Giuliogol) è che sono, per l’appunto, liberi…
ognuno può in piena legalità decorare uno di questi muri con una sua opera, segnalando la data, affinché nessuno, per almeno un mese, possa sovrascrivere un’altra opera.
Uno di questi muri è all’interno dell’Area Pianacci ed è così che l’altro giorno, accompagnando gli amici Mauro Culotta e Sara ad un tour attraverso i numerosi murales presenti nell’area abbiamo “scoperto” che la scorsa domenica, il 5 marzo, un artista aveva così valorizzato un pezzo di muro ancora libero.
Una piacevolissima sorpresa che sottolinea, ancora una volta, una delle caratteristiche peculiari dell’Area Pianacci, quella di essere un vero e proprio “museo” della street art.