(dal sito carlobesana.it)
20 luglio 2015
I nomi delle vie del Cep sono tutti intitolati a stragi nazifasciste, eroi e personaggi della resistenza, dell’antifascismo e della costruzione della Repubblica.
Artisti urbani da Genova e Milano hanno realizzato immagini per dare “volto” alla toponomastica del quartiere
Sabato e Domenica 18-19 luglio 2015, nel parco urbano dell’Area Pianacci al Consorzio Pianacci si è realizzata l’iniziativa ”Arte Urbana – il Quartiere della Resistenza”.
L’iniziativa è stata promossa da Consorzio Pianacci e Carlo Besana, curata da “Uno” di Enrico Testino, con l’adesione di ANPI Sanpierdarena e Fondazione per la Cultura Genova Palazzo Ducale, la collaborazione di Smack!Fiera del Fumetto di Genova e la partecipazione di 8 writers ed artisti urbani di Genova e Milano che hanno realizzato, in una azione di wall painting dal vivo, grandi opere in 4 superfici dell’area.
L’evento è realizzato in occasione del 70° anno dalla liberazione partigiana che vide a Genova uno dei punti nodali della liberazione stessa.
Le immagini sono state realizzate per dare “vita” alle idee e temi che ispirano la toponomastica della zona.
L’evento di Arte Urbana e Animazione Sociale vuole dare “corpo” visivo alla toponomastica di un quartiere.
Questa prima iniziativa si è svolta al Cep dove i nomi delle vie sono dedicate a eccidi e stragi nazifasciste e a personaggi della resistenza, dell’antifascismo, della costruzione dell’Italia Repubblicana e democratica.
Il Cep rappresenta inoltre la fatica e “resistenza” quotidiana che le persone realizzano quotidianamente per dare dignità e diritti alle proprie vite.
In questa iniziativa sul dare vita alla toponomastica cittadina ci è sembrato bello dare forza al significato di un quartiere che, in questo caso, a Genova, è città simbolo della resistenza e al Cep, che è quartiere simbolo di percorsi di riscatto.
L’iniziativa darà la possibilità alle centinaia di persone e soprattutto ai giovanissimi di interrogarsi sul significato delle vie dove abitano riscoprendo un pezzo di storia fondante del nostro paese e di Genova.
Gli “ingredienti” delle giornate di sabato 18 e domenica 19 luglio sono quindi stati :
_ un quartiere della periferia genovese, uno dei più noti per la sua storia sofferta ed i percorsi di riscatto sociale dei propri abitanti;
_ la toponomastica del quartiere che rimanda a eccidi di prigionieri e partigiani ad opera di fascisti e nazisti e di persone che hanno reso dignitosi gli anni dell’antifascismo e della nascita della Repubblica Italiana.
_ artisti urbani e writers di Genova e Milano, due città simbolo della liberazione e della democrazia
_ persone e realtà che operano nell’ambito dell’animazione sociale da anni come il Consorzio Pianacci, Enrico Testino, Carlo Besana.
I lavori di arte urbana sono stati realizzati:
_ su un grande muro di 15 x 4 metri che sovrasta il campetto di calcio dell’area Pianacci
_ su tutta una facciata esterna dell’edificio dell’Area Pianacci. Circa 6 x 8 metri _ su una parete di un edificio degli spogliatoi accanto al Palacep
_ su un muro dell’Area di circa 13 x 2 metri.
I nomi delle vie del quartiere sono: Via Della Benedicta – eccidio di partigianiVia Martiri del Turchino – eccidio di prigionieri Via Piero Calamandrei – membro dell’Assemblea Costituente Via Giulio Pastore – Antifascista, fondatore Cisl Via Cravasco – eccidio di detenuti Via Gaetano Salvemini – Antifascista, politico
Gli artisti urbani intervenuti sono Weik (Milano), Asker,(Milano), Drina A12 con Giuliogol (Genova) e BDS Crew (Genova).
Le opere sono state realizzate con modalità figurativa per Drina/Giuliogol e BDS, in stile writers per Asker con citazioni ed evocazioni sulla resistenza, Weik è stato invece chiamato dagli organizzatori per la forza evocativa dei suoi soggetti sul tema della libertà e passione.
(un po’ di rassegna stampa)