Lo splendore di Villa Duchessa di Galliera…
il giardino all’italiana, l’immenso parco, il delizioso teatro, ed altro ancora, non durerà lo spazio di un riflesso nella lente degli occhiali da sole…
resterà sicuramente, nitidamente, nei ricordi di chi venerdì 26 ha partecipato alla visita guidata gratuita promossa dal Circolo ARCI Pianacci nell’ambito del progetto Over 70 “Ri-Usciamo”, sostenuto da Fondazione Carige.
Era stata programmata, anche in virtù dell’età non verdissima dei partecipanti (e dell’accompagnatore…), una durata di 90 minuti ma, complice sicuramente l’interessante illustrazione della guida Andrea Casalino, la maggior parte è stata invogliata a proseguire ulteriormente, senza avvertire il “peso” di una durata quasi doppia con ben nove chilometri percorsi con provvidenziali zone d’ombra ad attenuare il caldo improvvisamente scoppiato.
Il tutto con un pizzico d’invidia per i bambini che hanno il privilegio di frequentare la scuola elementare in aule ubicate all’interno della villa.
Anche la splendida “sala delle conchiglie” fa parte degli spazi affidati all’istituto scolastico, motivo per il quale è visitabile esclusivamente durante la lunga pausa scolastica in occasione delle festività natalizie.
Uno splendore solo parzialmente restituito dalle foto scattate sei anni fa, in occasione di un evento speciale in cui era visitabile anche la sala delle conchiglie.
il link al post
“Villa Duchessa di Galliera e i Rolly Days”
del 1 aprile 2017
con le foto, tra le altre, della “Sala delle conchiglie”
E’ difficile condensare qui tutte le informazioni che Andrea Casalino ha dispensato nel corso della visita, con il valore aggiunto che può offrire chi, come lui, ha contribuito con la sua passione, attraverso l’Associazione Amici della Villa Duchessa di Galliera, a porre al centro dell’attenzione delle diverse amministrazioni la necessità di un serio investimento su questo prezioso gioiello.
Un impegno che ha consentito il restauro del giardino all’italiana, dell’incantevole teatro di fine ‘700, della zona del parco con le cascate, delle terrazze panoramiche fino ai più recenti interventi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Agrario Da Marsano, che hanno portato alla riproposizione nello stile vittoriano delle aiuole così come le aveva anticamente progettate l’architetto Rovelli.
Un restauro che ha interessato anche la zona del Caffè, del Castello del Belvedere e la dantesca valle del Leone, con il ripristino del laghetto ormai scomparso da alcune decine d’anni…
e proprio nella Valle del Leone, all’interno del bosco ispirato alla Divina Commedia, Andrea Casalino si sarà sentito un novello Virgilio, impegnato a guidarci nella zona del parco ispirata alla Divina Commedia, con la porta degli inferi presidiata dalla “lonza”, rimessa nella sua grotta dopo tanti anni e lì accanto il monumento a Dante Alighieri…
con il brusco ritorno all’attualità, per il “nostro Virgilio”, dato dall’amara riflessione sui lavori della gronda che passerà proprio nei pressi della Valle del Leone, con il rischio di vanificare tanti sforzi fin qui riservati al brillante restauro di quella parte dello splendido parco…
la visita si conclude in una sala del Castello del Belvedere, con le pareti sulle quali spiccano locandine prodotte in occasione di eventi dedicati a Camillo Benso Conte di Cavour…
e grazie ad Andrea Casalino si scopre pure perché, e perché proprio lì…
beh, nella prima metà dell’ottocento Anna, figlia del Barone Schiaffino, sposò giovanissima il Marchese Giustiniani.
L’animata vita dei salotti patriottici con simpatie mazziniane la portò a conoscere un giovane ufficiale del Genio, Camillo Cavour, con il quale diede vita ad una clandestina relazione amorosa, che proprio a Voltri, a Villa Duchessa di Galliera, trovò la sede ideale per alcuni incontri (compresa una passeggiata sulla spiaggia di Vesima).
Una relazione che si interruppe dopo la partenza di Cavour per Parigi cui fece seguito, alcuni anni più tardi, la morte di “Nina” (così la chiamava Cavour), suicida dal balcone di Palazzo Lercari in cui era stata reclusa.
Le famiglie di origine non vollero darle sepoltura nelle rispettive tombe di famiglia.
Sul suo diario, prima di suicidarsi, Nina scrisse:
«…lo so che due occhi, una fronte cara mi hanno fatto augurare a me stessa l’anestetizzazione, mi hanno fatto completamente dimenticare la mia esistenza personale, avrei voluto che tutto quello che ho di vita fosse consumato in uno sguardo – che significa questo? Perché per me la mia felicità risiede in un altro? E perché quest’altro è Camillo? Camillo! Ah Camillo!»…
un’accorata dichiarazione d’amore che immediatamente riporta allo shakespiriano “Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo?”…
ma questa è un’altra storia…
Il progetto “Ri-Usciamo”, dedicato agli Over 70, ideato e coordinato dal Circolo ARCI Pianacci, capofila di una rete comprendente altri 12 enti, ha promosso da maggio 2022 ad oggi attività ludiche e culturali con circa 400 gratuità complessive.