Non fatevi ingannare dal titolo…
al Cep non è stata fatta alcuna scoperta sensazionale sulle patologie del sistema nervoso…
è più semplicemente il risultato di una partita di calcio tra mamme (e nonne) che hanno chiamato le loro squadre con nomi curiosi, se non inquietanti…
Oggi il campetto del Circolo ARCI Pianacci è stato infatti improvvisamente popolato da una decina di donne (alcune anche nonne) particolarmente agguerrite che si sono sfidate in una simpatica partita di calcio.
Con la pettorina gialla Maria Luisa, Andrea, Paola, Samantha e Drita (che per la loro squadra hanno scelto il nome “attacchi di panico”) hanno sfidato Valeria, Nadia, Pamela, Eleonora e Rosa (che hanno invece scelto, come nome, “le depresse”), ed a prevalere sono state queste ultime, con il punteggio di 3 a 2.
Sorvoliamo sugli aspetti tecnici, d’altro canto tutte sono scese in campo senza un percorso di preparazione e non si potevano pretendere azioni di grandissimo livello, ma va apprezzato l’assoluto impegno profuso in questa sfida.
Un mix di concentrazione, entusiasmo e , come mamma, e nonna, Rosa che ha scelto orgogliosamente il numero 7, un “omaggio” ai suoi 7 figli…
pronte però a lasciare il posto ad un atteggiamento serio, e rituale mano sul petto, al momento dell’inno nazionale nel corso della presentazione.
Giovanni Criscuolo (il “bomber” del Cep) si è reso disponibile ad arbitrare l’incontro ed ha avuto il suo bel daffare per contenere l’esuberanza di una partita che si è conclusa, come era stato concordato, davanti al bancone del bar…
le consumazioni della squadra vincente sono state offerte dalle sconfitte.
Gelati e bibite ma, comprensibilmente, niente caffè…
lo sanno tutti che è controindicato in caso di…patologie del sistema nervoso…
Le cesoie di Graziella…
La foto a destra è stata scattata al Circolo ARCI Pianacci nell’agosto 2018.
Graziella faceva parte dello staff di manutenzione dell’Area Pianacci e nella foto porta con sé il soffiatore, utilizzato per la pulizia richiesta quotidianamente dai 16.000mq di verde gestiti dalla nostra associazione.
Lei era stata chiara fin dall’inizio: ”Non pensiate di relegarmi a fare solo cose femminili, se serve so usare anche il tagliaerba”.
E negli anni trascorsi con noi, prima del lockdown, ha sempre tenuto questo piglio deciso, che non ha mai tolto nulla ai momenti di dolcezza di cui era spesso capace.
Un piglio deciso che le aveva consentito di affrontare senza timori le diverse difficoltà della vita.
Un carattere che si può sintetizzare nella tenacia che aveva caratterizzato, diversi anni fa, la sua “battaglia” per l’apertura di un curioso ma efficace punto vendita di alimentari ed altro in via Novella: un container efficacemente trasformato (con tutti i requisiti di legge necessari) in un provvidenziale negozio di frutta, verdura ed altri generi per la casa.
Un servizio indispensabile in un territorio che ne era sprovvisto.
Un’attività poi proseguita per alcuni anni da Ivan (il suo adorato unico figlio) e dalla nuora Donatella, che le avevano “regalato” Noemy, una nipote sempre presente nelle sue conversazioni.
Così come non mancava mai, con me, di ricordare un episodio che le aveva causato non poca irritazione.
Graziella aveva chiesto di dare una sistemata alla debordante pianta di oleandro che occupava una buona fetta del vialetto d’ingresso dell’Area Pianacci.
Avevamo un paio di vecchie cesoie che si erano però rivelate poco efficaci.
Ne acquistai di nuove, un modello dotato di lame prolungabili, in modo da evitarle l’uso della scala per potare le fronde più alte. Un modello un po’ più costoso del previsto, che lei si era ripromessa di usare con il giusto rispetto.
Beh, quel pomeriggio, pochi minuti dopo averle avute in consegna, viene da me con un diavolo per capello…
si era messa a potare di buona lena poi si era concessa una breve pausa per una sigaretta…
aveva appoggiato le cesoie sul muretto della ringhiera e si era spostata qualche metro più in là…
il tempo di accendere la sigaretta e gustarsi qualche boccata di fumo ed ecco, girandosi, la spiacevole sorpresa: le cesoie erano sparite, e non riusciva a capacitarsi di come fossero riusciti a farsi beffe della sua attenzione.
In questi ultimi anni, dopo il lockdown abbiamo avuto poche occasioni di incontrarci di persona.
Ogni volta, però, questo tarlo delle cesoie sparite riaffiorava, inesorabilmente, con la stessa “rabbia” di allora…
L’abbiamo vista alcune volte, negli ultimi mesi, all’interno di servizi giornalistici televisivi dedicati alle problematiche del quartiere, e lei non si sottraeva mai, con la schiettezza che l’ha sempre contraddistinta.
Ieri Graziella ci ha lasciati…
quello che non ci lascerà è il ricordo di una donna che sapeva mettere in campo sia la tenacia che la dolcezza, qualità che sono emerse nel corso della sua presenza attiva al Pianacci.
Sono certo che lassù, oltre ad una cucina superaccessoriata (era un’ottima cuoca), le avranno già fatto ritrovare le cesoie, nuovissime, con le quali potrà potare tutto quello che vuole, con i tempi a lei più graditi, senza aver nulla da temere per le pause dedicate alle sigarette…
a raccogliere le fronde potate ci penserà il burbero Antonio ed a smaltirle, con l’Ape Piaggio modello Paradise, provvederà il granitico Bruno…
perché i frammenti delle belle persone e delle belle storie del Pianacci si ricompongono, piano piano, senza fretta, anche lassù, nel puzzle dei bei ricordi che dureranno in eterno…
ciao Graziella, salutaci tutti…
Alla ricerca di “diamanti grezzi”…
Dalla maestosità della “Marcia trionfale dell’Aida” alle intramontabili colonne sonore di Ennio Morricone, passando attraverso le romantiche note di “Stardust” per approdare all’irresistibile, coinvolgente ritmo di “Oye como va?”, antipasto della festa collettiva che viene scatenata dall’allegra “Beer Barrel Polka”, da noi nota come “Rosamunda”, che nel bis fa partire uno spontaneo “trenino”, proprio come accadde nel corso di un grandioso concerto a Maastricht della Johan Strauss Orchestra diretta da André Rieu (il cui video su youtube conta circa 6 milioni di visualizzazioni…).
Un clima di allegria tale da contagiare anche il direttore Fabiano Cudiz che per qualche decina di secondi lascia al loro destino i musicisti per esibire le sue doti di ballerino, improvvisando un ballo con la Direttrice Artistica dell’Associazione Culturale Anfossi, Carla Magnan, accomunati non solo dalle loro origini friulane ma, soprattutto, dalla soddisfazione per un evento ben riuscito, aldilà di ogni più rosea previsione.
in questo video, inviatoci da una signora presente al concerto, il “trenino” finale (che coinvolge anche la Dirigente Scolastica Alessia Patti, ed in cui si intravvedono, in alto a sinistra, Fabiano Cudiz e Carla Magnan impegnati nei loro impeccabili passi di ballo)…
curiose le analogie con il video dal Concerto di Maastrich
della Johann Strauss Orchestra diretta da André Rieu
Tutto questo, e molto altro, nei 90 minuti del Concerto dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, diretto da Fabiano Cudiz, tenutosi ieri alla Sala Foglino del Circolo ARCI Pianacci, letteralmente stracolma di famiglie che hanno risposto, con entusiasmo, ad un progetto che per il battesimo cittadino ha felicemente scelto il Cep di Genova.
“Diamanti grezzi” è un interessante ed innovativo progetto che ha visto coinvolti i ragazzi della scuola del Cep di Pra’, quartiere ad alta dispersione scolastica, e l’ensemble di ottoni del conservatorio Paganini di Genova, per i quali l’Associazione Culturale Anfossi (in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Voltri II e la Scuola della Pace di Sant’Egidio) ha ideato e creato un percorso musicale rivolto in particolare alle nuove generazioni, con un ponte ideale creato dall’esperienza musicale.
All’interno del programma, ben articolato dallo stesso direttore, è stato inserito un brano originale scritto (ed interpretato) dai bambini della classe terza e quarta elementare, un gruppo che, allargato alle altre classi elementari ed alla 1^ media, si è poi brillantemente esibito sia con “Happy” di Pharrell Williams, brano reso ancor più popolare dallo spot Tim di qualche anno fa, che con l’Inno di Mameli, con il naturale coinvolgimento, anche vocale, di tutti i presenti, rigorosamente e rispettosamente in piedi.
…ed i bambini ce la mettono tutta per non sfigurare durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli…
Evidente e palpabile la soddisfazione della Dirigente Scolastica Alessia Patti e delle insegnanti Tiziana Cortesia ed Ylenia Volpe, che con le loro colleghe hanno il merito di aver ben preparato i cori di bambini, così come di Sergio Casali, colonna della Comunità di Sant’Egidio.
Era presente anche Guido Barbazza, Presidente del Municipio VII Ponente che ha patrocinato l’evento, che nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza della musica come linguaggio universale, che non conosce barriere.
Rivolgendosi ai bambini ha utilizzato un esempio sicuramente efficace nella sua semplicità: “Se uno di questi trombettisti, che fra poco suonerà per voi, dovesse prendere l’aereo ed andare, ad esempio, a New York, anche non conoscendo una sola parola di inglese potrebbe immediatamente mettersi a suonare con qualunque altro musicista proveniente da qualunque altro posto del mondo, proprio perché il linguaggio della musica è universale, non ha confini…”.
Un esempio che mi è sembrato perfettamente calzante durante l’esibizione dei bambini, con il piccolo Christian a strabiliare tutti con il perfetto ritmo da percussione fatto vocalmente al microfono con un impeccabile “tunf tunf”, così bravo da indurre il direttore Fabiano Cudiz a farlo esibire brevemente anche da solista, con un applauditissimo assolo, senza mostrare timore o timidezza nel trovarsi davanti ad un microfono e ad oltre 200 persone…
in questo video, inviatomi da una mamma, il brano composto ed eseguito dai bambini di terza e quarta elementare con il ritmo dettato dalla “percussione vocale” di Christian
chissà se Christian, od altri, avranno la possibilità di sviluppare e perfezionare, nel tempo, le loro indubbie potenzialità…
non a caso per questo progetto è stato scelto il titolo “Diamanti Grezzi”…
Il diamante grezzo, appena scavato, non è bello e lucente e può essere scambiato per un semplice sasso…
“diamanti grezzi” è anche un’espressione utilizzata per definire chi ha potenzialità di qualità che non emergono in quanto poco coltivate…
nelle periferie (ed a maggiore ragione al Cep, periferia di periferia) ci sono molti “diamanti grezzi”, e c’è necessità di un profondo e continuo lavoro di squadra per far emergere le loro capacità accompagnandole in percorsi che possano aiutarli a portarle alla luce…
Percorsi che oggi sembrano affidati solo alla felice casualità dell’incontro con associazioni del territorio, che possono fare molto ma non possono certo sopperire all’assenza di una vera e propria progettualità che dovrebbe essere pertinenza della pubblica amministrazione, come ha peraltro auspicato il presidente del Municipio.
Da alcuni anni con il Circolo ARCI Pianacci promuoviamo (con partecipazione totalmente gratuita) laboratori dedicati a diverse espressioni artistiche (writing, fumetto, rap), accanto a percorsi sportivi inclusivi, un impegno (totalmente gestito in forma di volontariato) che per nostra scelta si aggiunge a quello che sarebbe il compito “ufficiale”, cioè la gestione e manutenzione dei 16.000 mq dell’Area Pianacci.
Qualche giorno fa siamo stati contattati, con urgenza, dagli organizzatori di “Diamanti Grezzi”; il concerto si sarebbe dovuto tenere all’aperto ma incombeva un rischio pioggia dato dalle previsioni meteo…
il PalaCep, che sarebbe stato una soluzione perfetta, non è ancora agibile per eventi aperti al pubblico in quanto sono ancora in atto i lavori per adeguamento alla normativa antincendio.
Abbiamo proposto la disponibilità gratuita della “Sala Foglino”, normalmente utilizzata per sedute di tiro con l’arco o allenamenti di ballo o di pattinaggio per i più piccoli…
sulla carta non l’ideale in quanto ad acustica, ma si è fatta di necessità virtù…
e tutto sommato, probabilmente grazie anche alla sala stracolma, tutto è andato per il verso giusto, anche l’acustica, con il service audio ben gestito come sempre dall’amico Mario Rollandini…
alcune immagini dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Niccolò Paganini di Genova
e del Direttore Prof. Fabiano Cudiz
da parte mia, doveroso il “grazie di cuore!” a Mario Nastà, Rocco Balbo e Ndiagar Gueye (quest’ultimo venuto appositamente dal centro storico), nostri collaboratori che, benché “non in servizio” durante il weekend, si sono presentati a fine concerto per sistemare le sedie e lavare il parquet, visto che la domenica la sala è utilizzata per attività di ballo.
Felici anche loro di aver contribuito alla buona riuscita di un evento che merita di essere riproposto, alla ricerca di diamanti grezzi da riconoscere e valorizzare…
Al Pianacci una Scuola di Avviamento al Calcio…gratis!
Al Pianacci dal 10 ottobre una Scuola di Avviamento al Calcio, gratuita, riservata ai nati tra il 2010 ed il 2014
Prenderà il via, il prossimo 10 ottobre 2018, una Scuola di Avviamento al Calcio Gratuita per i nati dal 2010 al 2014, che si terrà sul campo da calcetto in erba sintetica del Pianacci con istruttori FIGC.
L’iniziativa è frutto della concreta collaborazione tra la Società Voltrese Vultur ed il Circolo Pianacci, con il patrocinio del Savona Calcio ed il prezioso contributo di PSA Voltri Pra.
Tutti i partecipanti riceveranno, in omaggio, il kit composto da zainetto maglietta pantaloncini calzettoni e k-way!!!
I corsi si terranno il mercoledì ed il venerdì, dalle 17.30 alle 19
Per informazioni:
Sig. Ruffa 328 9459764
Sig. Settembresi 347 2978649
Il campo da beach volley al Pianacci
E’ nuovamente fruibile il campo da beach volley del Circolo Pianacci.
Qui le informazioni (anche quelle stradali per raggiungere via della Benedicta)
Dall’11 giugno al Circolo Arci Pianacci è nuovamente fruibile il campo da beach volley.
Queste le quote orarie fissate dal Consiglio Direttivo:
diurno (senza luci)
20,00 euro/ora (25,00 euro/ora per i non soci Pianacci).
Per utilizzo spogliatoi con acqua calda: 5,00 euro
serale (con luci)
25,00 euro/ora (30,00 euro/ora per i non soci Pianacci).
Per utilizzo spogliatoi con acqua calda: 5,00 euro
A bordo campo beach volley è presente una doccia (acqua fredda)
La tessera ARCI Pianacci (che avrà scadenza come tutte le tessere ARCI il 30 settembre) ha un costo forfetario, per il periodo giugno-settembre, di 12 euro (5 euro per gli Under 18).
Le attività presso il campo da beach volley dovranno terminare alle ore 22.30, in modo da non andare (compreso il tempo necessario all’utilizzo degli spogliatoi) oltre l’orario di chiusura del bar circolo.
recapito telefonico
del bar del Circolo Arci Pianacci
(dopo le 15)
3404584047
Per eventuali ulteriori chiarimenti:
pianacci@pianacci.it
come raggiungere
il Circolo Arci Pianacci
ingresso carrabile
Circolo Arci Pianacci
Circolo Arci Pianacci
via della Benedicta 14/16
Genova
wi-fi gratuito al Cep???…magari!!!…
Elisa Serafini, Assessore alla Cultura del Comune di Genova, sta pensando di dotare l’intero quartiere del Cep di un servizio wi-fi gratuito…magari!!!
Repubblica Genova, 19 maggio 2018
L’articolo di Marco Preve
ELISA SERAFINI ASSESSORA
“GENOVA CASA DELL’HIP HOP E WI-FI GRATUITO AL CEP, ANCHE QUESTA E’ CULTURA”
Una semplificazione giornalistica porterebbe a dire di lei – visto che è paladina dei diritti dei gay, che ha criticato la scelta nostalgica di commemorare ufficialmente i caduti di Salò, che non ha grandi supporter nel clero locale, che alcuni militanti leghisti l’attaccano pesantemente sui social, e che preferisce organizzare un festival hip hop piuttosto che una serata jazz raccomandata da qualche consigliere – che Elisa Serafini assessora (la più giovane) alla cultura del Comune di Genova abbia poco a che spartire con la giunta Bucci, amministrazione dalle forti radici leghiste e assai tradizionalista.
Eppure sarebbe un errore.
Perché Serafini, che nella lista del sindaco è stata eletta, ne è anche una convinta sostenitrice: «Ad esempio difendo la legge 194, ma sui manifesti contro l’aborto di cui si parla in questi gironi la penso come il sindaco e sono per la libertà di pensiero. E soprattutto l’impegno di Bucci per rendere efficienti le municipalizzate mi sta facendo ricredere su certe mie convinzioni rispetto al ruolo dei privati nel pubblico“.
Partiamo proprio da qui.
I privati e il ruolo preponderante che per lei devono avere nel finanziamento della cultura.
«In questo periodo storico gli investitori istituzionali delle grandi imprese chiedono che le aziende investano in responsabilità sociale. Questo vuol dire finanziere progetti solidali, culturali, benefici, per rispondere alla sempre più forte richiesta di trasparenza e di etica…»
Per lavarsi la coscienza in qualche caso?
«Può essere, non lo so, ma non è questo il punto. Lo è invece che a fronte di finanziamenti pubblici ormai quasi azzerati per la cultura, solo con i privati si può continuare a farla e promuovere nuove iniziative. È quello che ho fatto reimpostando sponsorizzazioni del Comune e andando io stessa in prima persona a chiedere contributi».
E come sta andando?
«Bene direi. Siamo passati da circa 12 sponsorizzazioni a una cinquantina, soprattutto abbiamo coinvolto soggetti prima mai contattati. Così il Porto di Voltri ha pagato il restauro dell’imbarcazione per la regata storica, oppure un ristorante del centro storico ha coperto le spese per un concerto di musica folk al Ducale».
Tutta questa disponibilità non può trasformarsi in conflitti di interesse quando l’azienda avrà da chiedere qualcosa al Comune?
«Il rischio c’è ma esistono norme precise. Intanto evitiamo di chiedere contributi a chi deve ottenere permessi e l’impegno è fai sì che le sponsorizzazioni siano slegate da posizioni di privilegio con la politica».
Ci spieghi il beneficio per l’azienda.
«Farsi apprezzare dal territorio, pubblicità, rispondere appunto alla richiesta etica e di trasparenza che oggi arriva dai mercati, e poi anche forme nuove di convenzione: finanzi il teatro? I tuoi dipendenti potranno avere uno sconto su corsi di danza. È un esempio, ma la direzione è quella».
Villa Croce era un esempio di gestione pubblico privata ma con il suo arrivo è finita bruscamente. «Però a mio parere in quel caso non era il pubblico ad avere i benefici maggiori dal rapporto. Invece io penso che i benefici debbano esserci per tutti».
E ora a Villa Croce che succede?
«Che un colosso come Cisco ha deciso di credere nella nostra proposta e finanzierà due progetti. Il primo riguarda la villa e il museo dove sosterrà sperimentazioni e commistioni fra arte e tecnologia, in particolare sulla realtà aumentata».
E il secondo?
«L’altro progetto prevedeva il wi fi gratuito in un quartiere. Abbiamo scelto il Cep di Prà perché fi crediamo che possa diventare un servizio importante, specie sul fronte della formazione e dei servizi on line. E’ un quartiere che risponde bene agli stimoli e lo dimostra quanto fatto da un’associazione come il Pianacci di Carlo Besana. Vogliamo rinnovare i processi della cultura e lo si può fare anche con il wi fi gratuito».
Anche con l’hip hop? Il festival di gennaio le ha garantito consensi anche da ambienti giovanili di transita.
«E anche qualche critica dalla mia parte politica. Ma me lo aspettavo. Quella tre giorni alla Fiumara è uno dei progetti di cui vado più fiera. Totalmente finanziato con i privati ha fatto venire gente da tutta Italia e anche dal mondo, ha Hong Kong. Quello che una parte della città non capisce è che Genova è capitale italiana dell’hip hop, della trap. Su Spotify un terzo dei primi venti pezzi arriva da Genova e non c’è solo Tedua, ma un intero movimento che potrebbe diventare la nuova scuola dei cantautori. Ed è per questo che stiamo già organizzando il secondo festival sempre a Sampierdarena».
Hip hop a parte, le sue posizioni su alcune questioni (gay, diritti, antifascismo) sembrano non proprio in linea con il resto della giunta.
«Credo nella pluralità delle idee e nel progetto politico di questa maggioranza. A volte pago la mia coerenza e a volte sono considerata scomoda, ma apprezzo gli amministratori che lavorano con me anche se hanno posizioni diverse dalle mie su questioni di coscienza. E aldilà di contestazioni spiacevoli che arrivano però dall’esterno, fra di noi c’è rispetto reciproco».
La novità
A giugno sarà on line Investiincultura il portale per trovare finanziamenti privati
“Si chiamerà Invenstiincultura, sarà attivo a giugno e sarà il portale in cui le aziende troveranno le “offerte” culturali che necessitano di fondi. Ci sarà scritto quanto serve, come si può contribuire e anche quello che offriremo in cambio come pubblicità o altre forme di collaborazione”.
Così l’assessora Serafini serpentari il portale on line che nelle sue intenzioni dovrà aumentare il flusso di contributi privati verso la cultura pubblica.
“La città è disponibile -spiega Serafini – e non potrebbe essere diversamente visto che il finanziamento di molti anni fa di Riccardo Garrone al Carlo Felice resta il contributo più alto mai versato da un privato a un ente pubblico”.
E se restano le preoccupazioni per eventuali conflitti di interesse Serafini oltre alle spiegazioni fornite in questa stessa pagina aggiunge:
“Posso dire che sono aspetti la cui importanza mi è apparsa ancora più chiara da quando sono entrata in giunta. Ma anche prima non mi erano ignoti. Mi licenziai da Uber dove ero una giovane e ben pagata manager proprio perché la loro gestione degli autisti presentava a mio avviso alcune gravi carenze dal lato etico”.
16 maggio, l’Orchestra del Carlo Felice al Cep!
16 maggio, ore 21, PalaCep: un imperdibile concerto, ad ingresso gratuito, con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta dal maestro Giovanni Porcile
L’Orchestra del Carlo Felice al Cep
Concerto ad ingresso gratuito al PalaCep il 16 maggio alle 21
A distanza di 15 anni dal Concerto tenutosi, a quei tempi all’aperto, il 27 luglio 2003, il Circolo Arci Pianacci ospita di nuovo uno dei “gioielli” della Città, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Carlo Felice.
Il prossimo 16 maggio, con inizio alle 21, al PalaCep, l’Orchestra, composta da 65 elementi, sarà diretta da Giovanni Porcile, con un repertorio che si aprirà con l’Ouverture del “Flauto Magico” di Mozart ed attraverso famose arie da “La gazza ladra” di Rossini, “La traviata” e “Nabucco” di Verdi e “Carmen” di Bizet si concluderà con “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss II.
Il concerto, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, sarà, per l’intero quartiere, motivo di assoluto prestigio e per la Città un esempio di Cultura ai più alti livelli portata in periferia.
L’evento, proposto alcuni mesi fa al Direttore Artistico del Teatro Carlo Felice, Giuseppe Acquaviva, avrebbe dovuto rappresentare la celebrazione per i primi 20 anni di attività del Circolo Arci Pianacci, che opera al Cep dal 1997.
Il Direttore aveva immediatamente aderito alla proposta che però non aveva trovato una immediata collocazione nel fitto calendario del Teatro Carlo Felice; si è così convenuto di proporlo nel 2018, e rappresenterà l’occasione per celebrare l’inizio del secondo ventennale di attività del Circolo Pianacci.
Come sottolinea Franco Farfarini, neo Presidente del Circolo Arci Pianacci, “Poterlo fare portando la Cultura in una delle sue espressioni più alte in un quartiere che ancora oggi, pur riqualificato, vive profonde forme di disagio, sottolinea ulteriormente il valore e l’importanza di uno dei più prestigiosi “gioielli” della nostra Città.”
L’evento è organizzato in collaborazione con
e con il prezioso contributo di
ll progetto partecipa alla campagna di Save the children “Illuminiamo il futuro”
Dal 14 al 20 maggio 2018, una settimana di mobilitazione su tutto il territorio nazionale con giornate dedicate al contrasto della povertà educativa.
#ItaliavietatAiminori
Per maggiori informazioni sui contenuti della campagna visita il sito: https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/campagne/illuminiamo-il-futuro
Il programma
Wolfgang Amadeus Mozart Il flauto magico Ouverture |
Gioachino Rossini La gazza ladra Ouverture |
Giuseppe Verdi La traviata Preludio Atto I Nabucco Sinfonia |
George Bizet Carmen – Preludio – Habanera – Chanson du Toréador |
Johann Strauss II Il pipistrello Ouverture Valzer dell’imperatore Tritsch tratsch polka Sul bel Danubio blu |
Giovanni Porcile Direttore |
Il PalaCep sarà aperto al pubblico a partire dalle ore 20.00
Come raggiungere il PalaCep
Alcune indicazioni per i parcheggi
– nel raggio di 250 metri –
(all’interno dell’Area Pianacci sarà consentito l’ingresso ai soli mezzi autorizzati)
il dettaglio dello spazio parcheggi di via Martiri del Turchino
( a circa 100 metri dal PalaCep)
il dettaglio dello spazio parcheggi in via Novella
(a circa 250 metri dal PalaCep)
il dettaglio dell’ingresso per i soli mezzi autorizzati
Franco Farfarini nuovo Presidente del Circolo Arci Pianacci
26 marzo 2018: Franco Farfarini è da oggi Presidente del Circolo Arci Pianacci, Vice Presidente Enrico Testino
In occasione della riunione di Consiglio Direttivo della nostra Associazione, tenutasi il 26 marzo 2018, preso atto delle dimissioni presentate dal Presidente Armando Bonafede, per sopraggiunti motivi personali, sono state deliberate all’unanimità le nuove cariche, con la Presidenza affidata a Franco Farfarini (già Vice Presidente) e la Vice Presidenza affidata ad Enrico Testino.
Ad Armando Bonafede va il ringraziamento dell’Associazione per il proficuo, intenso lavoro svolto durante il suo mandato in qualità di Presidente, dallo scorso 4 maggio 2017 alla data odierna.
Un prezioso apporto che continuerà nella nuova veste di Consigliere.
Il Consiglio Direttivo risulta ora così composto:
Presidente
Franco Farfarini
Vice Presidente
Enrico Testino
Consiglieri
Armando Bonafede, Susanna Giorato, Francesco Incandela, Marco Marchitelli, Antonio Pertichini, Irene Tesini, Carlo Besana (Presidente Onorario), Lucio Regnoli (Presidente Onorario)
Collegio dei Sindaci Revisori
Antonio Di Costanzo, Mario Kostovich, Mario Sanguinetti
La riapertura del “bar Pianacci”
dopo circa quaranta giorni di lavori di ristrutturazione è stato riaperto il bar del Circolo Arci Pianacci, che si presenta ora con un nuovo, piacevole look
8 ottobre 2017
Ieri, nel tardo pomeriggio, è stato riaperto, con una nuova gestione, il bar del Circolo Arci Pianacci, con tanto di “taglio del nastro”.
I nuovi gestori, di loro iniziativa e con un impegno economico non indifferente, hanno ristrutturato a fondo il locale, che si presenta con un nuovo, piacevole look.
Un lavoro, a ritmi serrati, durati una quarantina di giorni, con una “conclusione” sul filo di lana, a pochi minuti dall’affollatissimo aperitivo offerto ai Soci ed al quartiere da un’emozionatissima Barbara Dellepiane.
Certo, nei prossimi giorni saranno necessari ulteriori ritocchi, al termine dei quali il Circolo potrà offrire ai più giovani un nuovo spazio, con attrattive ad uso gratuito, con l’auspicio che tutto il complesso dell’Area Pianacci, ed i suoi servizi, possano continuare ad essere un importante punto di riferimento per l’intero quartiere.
Tra i tanti intervenuti, è stato un piacere rivedere al Pianacci, dopo tanti anni una delle più importanti protagoniste dei primi anni di attività del Circolo Pianacci, Gianna Dapelo (accompagnata dal marito Gabriele e dal barboncino Achille).
Siamo molto grati a lei ed a Gabriele per esserci venuti a trovare, dopo tanti anni, proprio oggi…
Il “ritorno” del Mago Fabius…
già nel 2010, in occasione del Ferragosto al Cep, aveva divertito grandi e piccini…il Mago Fabius è tornato, nel 2017…sempre bravo e simpatico!
12 agosto 2017
Ferragosto al Cep per i più piccoli…
Passano gli anni, cambiano i protagonisti (più piccoli) ma il “copione” del Ferragosto al Cep con il Mago Fabius (che era già venuto al Pianacci nel Ferragosto 2010) è piacevolmente immutabile…
i bambini all’inizio lasciano un po’ svogliatamente il loro “assalto ai gonfiabili”, quasi infastiditi…
si avvicinano allo “spazio magia” con l’atteggiamento (e forse, un po’, anche la convinzione…) che nulla potrà impressionarli…
poi, man mano che si susseguono i “giochi di magia” in cui Mago Fabius ne coinvolge alcuni, rendendoli protagonisti proprio della “magia”, ecco che gli sguardi degli altri si fanno progressivamente più attenti, poi stupiti…
e fioccano gli “oohh” di meraviglia ed anche gli applausi…
e la fotocamera trova una miriade di espressioni, simili a quelle degli spettatori che erano bambini nel 2010 (qualcuno, quelli che allora non avevano ancora 10 anni, è ancora qui…), immutabili, come la bravura e la simpatia del Mago Fabius…
Al termine ho chiesto ad Alessio:” Ti è piaciuto il Mago?” e lui, con atteggiamento deciso:”Sì, ho anche imparato molto…è facile!”…
impagabili!
ps: immutabili (e piacevoli) anche le richieste fioccate ieri così come fioccano anche nelle serate danzanti ed in altre occasioni: “Carlo, ce la fai una foto?”…
ed è un piacere accontentare le richieste ed arricchire, ancora di più, un archivio che dal 1997 ad oggi è già composto da migliaia di foto…
pronto ad alimentare il ricordo di chi non c’è più, a sorprendersi di quanto e come siano cresciuti quei bambini che qualche lustro fa partecipavano alla Ceppions League o ad altre iniziative ed ora tornano qui con i loro bimbi…
La galleria fotografica
(cliccare su “mostra miniature” quindi, cliccando sulla prima foto, si apre la visualizzazione con ingrandimento)