Il Secolo XIX, 12 novembre 2024
articolo di Bruno Viani
SALUTE MENTALE
LA CURA DELLA NORMALITA’.
Il Circolo Pianacci del Cep di Pra’ ha preso per mano due associazioni più giovani, la Prato e la Pratozanino 2.0. Insieme hanno vinto un bando per progetti di contrasto al disagio psichico, con occasioni di svago ed inclusione sociale.
Carlo Besana, Presidente del Circolo Pianacci del Cep di Pra’.
Incontrando le associazioni Pratozanino 2.0 e Prato abbiamo scoperto un mondo bellissimo.
Grazie a loro tante persone fragili riescono a esprimersi appieno nonostante le loro difficoltà
Le grandi storie di solidarietà possono nascere anche in periferia.
E il circolo Arci Pianacci, con la sua esperienza di presenza costruttiva al Cep iniziata 27 anni fa, sta realizzando un sogno: ha letteralmente preso per mano due associazioni più giovani, impegnate nel mondo del disagio psichico e psichiatrico.
E, accedendo al bando “Disabilità II” promosso dalla Fondazione Carige si è assicurata i fondi per offrire, a decine di persone con difficoltà di inserimento, ciò che fino a ieri era inimmaginabile: cinema, piscina, yoga, e non solo.
Non solo svago, ma occasioni per conquistare spazi di normalità.
«Siamo presenti nel quartiere dal 1997 e da allora lavoriamo per rivitalizzarlo – racconta Carlo Besana, 71 anni, farmacista in pensione e storico presidente del circolo – ma questa volta i progetti si rivolgono a persone di tutta la città, uomini e donne seguiti da due realtà meritevoli che non avevano ancora le condizioni per poter accedere a bandi pubblici. Incontrando queste associazioni, La “Prato” e la “Pratozanino 2.0”, abbiamo scoperto un mondo bellissimo in cui tante persone riescono a trovare il modo di esprimersi pienamente nonostante le difficoltà legate alle loro condizioni personali».
È nato così il progetto “CYPP: cinema, yoga e piscina a ponente “, realizzato nell’ambito del macroprogetto di rete “Insieme si può” promosso dall’Uildm Genova, finalizzato ad attivare percorsi di socializzazione, benessere, tempo libero e nuove opportunità per tutte le persone con disabilità presenti in Liguria.
Il Circolo Arci Pianacci, in particolare, si è focalizzato sull’attività a supporto delle persone con disagio psichico e delle loro famiglie svolto dalle due associazioni di volontariato, la “Prato”, con sede in via Calamandrei, e la “Pratozanino 2.0” con sede a Cogoleto ma attiva anche in tutto il ponente genovese. Per uno scherzo del destino che rende così simili i due nomi, sembrano l’una nata dall’altra, in realtà Prato era il cognome di una donna che, lasciando la propria casa alla figlia psichiatra, ha dato vita a un sorprendente progetto di co-housing.
Pratozanino è invece il nome dell’ex manicomio e poi ospedale psichiatrico di Cogoleto.
Grazie al progetto “Cypp” le due associazioni potranno fruire di attività che sono momenti di svago ma anche una palestra per il pieno inserimento nelle attività quotidiane:192 ingressi gratuiti al “Nuovo Cinema di Palmaro”, 144 ingressi gratuiti all’Aquacenter “I Delfini” di Pra’ e un corso gratuito di yoga della durata di sei mesi , un’offerta che va ad ampliare i laboratori già forniti dal Circolo Arci Pianacci.
La cordata partita dal Cep di Pra’ ha consentito di accedere al Bando “Disabilità II” promosso dalla Fondazione Carige.
Un bando rivolto a progetti finalizzati a promuovere l’inclusione sociale e l’indipendenza delle persone con disabilità, attraverso iniziative nelle aree dello sport, dell’arte, della tecnologia e della promozione all’autonomia.
«Grazie a questo progetto – recita un comunicato – il Circolo ARCI Pianacci sostiene diverse attività espressive (laboratori di fotografia, disegno, musica, teatro e lettura drammatica) ed attività ludico sportive organizzate da “Odv Prato” ed “Odv Pratozanino 2.0” in spazi nella disponibilità della partnership, distribuiti sul territorio del ponente genovese. Infine, ad inizio 2025, all’interno delle attività promosse in collaborazione con i Car liguri, il Circolo organizzerà a Villa Ronco un laboratorio gratuito di fumetto e illustrazione per giovani seguiti da Anffas».
Alla associazione Prato (che si avvale della collaborazione di quattro psichiatri e una psicologa) fanno riferimento stabilmente 30 persone e un’altra cinquantina sono coinvolte, tutte una fascia di età compresa tra 40 e 75 anni.
La “Pratozanino 2.0”, nata nel 2021 dopo la chiusura della storica associazione Pratozanino, si dedica alla realizzazione di eventi culturali (rappresentazioni teatrali, concerti, incontri, corsi) e ha lo scopo di sensibilizzare la collettività «al fine di superare stereotipi o pregiudizi e di diffondere una corretta informazione per favorire la prevenzione e l’orientamento alla cura».
Lo scorso anno ha avviato anche un orto-laboratorio che è una vera palestra dove «la cura delle piante mette in gioco il senso di responsabilità, stimola l’attività intellettiva, la forza muscolare, la capacità di presa e manipolazione, produce soddisfazione e serenità».
E l’abbraccio di solidarietà tra Arci Pianacci e le due realtà impegnate sul fronte delle disabilità psichiche è destinato a continuare oltre i termini del bando.
PRATO
Abitare insieme per affrontare le difficoltà.
La Prato, è un’organizzazione di volontariato con sede in via Calamandrei, zona collinare attigua al Cep, un’associazione attiva, già dal 2005, in azioni di sostegno a persone con disagio psichico, psicologico, esistenziale, favorendo anche percorsi di autonomia e di inclusione sociale con un notevole incremento, negli anni più recenti, del sostegno a percorsi di co-housing.
Alla Prato fanno riferimento stabilmente trenta persone, contatti con altre 50 persone, tra 40 e 75 anni di età.
PRATOZANINO 2.0
Eventi culturali per eliminare il pregiudizio
La Pratozanino 2.0 nasce nel giugno 2021 dopo la chiusura dell’associazione Pratozanino, nata nel 1975 a opera di un gruppo di volontari, con l’obiettivo di svolgere attività indirizzate agli utenti dei servizi di igiene mentale e di collaborazione con istituzioni che si occupano di salute mentale. Organizza eventi culturali per sensibilizzare la collettività, al fine di superare stereotipi o pregiudizi e diffondere una corretta informazione per favorire prevenzione e orientamento alla cura.